Equal Times (EN) • 7th February 2020

Armenia's Soviet past laid the groundwork for its burgeoning tech revolution, but can it avoid the pitfalls of neoliberalism moving forward?

Armenia is one of the leading centres for software development in the world as well as a regional hub for chip design, not to mention networking systems and communications. In 2017, the turnover of the ICT sector accounted for approximately 7 per cent of GDP.

Internazionale (IT) • 2nd September 2020

La miniera d’oro che divide l’Armenia

“Abbiamo bloccato gli ingressi e non li riapriremo, non vogliamo che venga costruita una miniera d’oro”, dice nel video l’attivista armeno Gerasim Musheghyan. “Vivere qui significa rischiare la propria salute e perdere anni della propria vita”, aggiunge Arthur Grygoryan, un altro attivista. Il video sulla storia della miniera d'oro di Amulsar per Internazionale.

il Manifesto (IT) • 28th May 2020

L'Armenia ha trovato il tesoro

La battaglia di un gruppo di giovani sul monte Amulsar contro la miniera d’oro progettata da una multinazionale statunitense. E l’eroe della rivoluzione, il premier Pashinyan, non sa chi appoggiare.

RSI (IT) • 20th March 2020

La miniera d'oro della discordia

Arthur Grigoryan, 32 anni, è uno dei volti dell’occupazione: «Amiamo l’Armenia e Jermuk. Questa città è ricca d’acqua: l’unica cosa insostituibile. Non vogliamo scambiare questo tesoro con oro», spiega.

Left (IT) • 16th April 2017

L’estrema destra avanza. Ma c’è ancora Rouvroy

«Siamo militanti. E voi?», chiede Pascal, prima ancora di presentarsi. Sguardo fiero, barba bianca incolta, indossa un basco nero, pantaloni mimetici e una giacca verde militare tappezzata con il Che. In mano non ha la falce e martello, bensì un secchio pieno di colla e un pennello gigante.

Left (IT) • 26th March 2017

La sfida di Klaver inizia ora. Ed è contro il razzismo istituzionale

Il razzismo istituzionale continua a essere un problema nei Paesi Bassi. Lo dimostrano le statistiche sulla segregazione sul mercato del lavoro e nelle scuole. Eppure, paradossalmente, la scorsa campagna elettorale olandese è stata contraddistinta dal tema “identitario”. Merito di Geert Wilders, certo, ma anche degli altri partiti che hanno seguito l’agenda del leader populista.

Left (IT) • 16th January 2016

Colonia dell'assurdo

A Colonia il cielo è limpido, ma c’è un freddo pungente. Il sole delle 13 di sabato 9 gennaio irradia le persone raggruppate sugli scalini tra il duomo e la stazione centrale, l’Hauptbahnhof. Matthieu (il nome è di fantasia), 30 anni, si aggira nervoso. I suo grandi occhi azzurri sono incastonati in un viso pallido, nascosto sotto a un cappuccio grigio – lo sguardo invasato. Dalla bretella destra del suo zaino penzola un rosario di legno.

Left (IT) • 1st August 2015

Roghi e minacce, viaggio nella Germania xenofoba

«Molte persone di qui non sono mai riuscite a superare il trauma della caduta della Ddr», racconta Harald Rosahl, 62, camicia bianca e pantalone nero elegante, mentre guida la sua Audi A3 lungo la strada che porta da Lipsia a Tröglitz. «Io ho sempre voluto tenere in mano le redini del gioco e non lasciare che lo facessero gli altri per me», continua.